lunedì 11 giugno 2012

La legge di Murphy applicata alla ricerca bibliografica


Questo post incompleto è stato ritrovato accanto ai corpi incoscienti di due Bibliotechine colpite da un fulmine nei pressi della biblioteca di Taio. La loro presenza in quel posto è tuttora inspiegabile.
Abbiamo ritenuto opportuno renderlo pubblico per avvertire eventuali lettori del rischio di intraprendere una ricerca bibliografica. In caso di necessità, contattate il vostro bibliotecario di fiducia.



  • Se cerchi un libro, le probabilità di trovarlo sono inversamente proporzionali alla sua urgenza.
  • Se per sbaglio lo trovi, è tra gli eliminandi. Se non è tra gli eliminandi, si trova a Taio.
  • Se trovi un libro ed è nella sede centrale, ti accorgerai troppo tardi che si tratta di un caso di omonomia e non è il testo che cercavi ma qualcosa di analogo scritto da un prete nel ‘600. Quello che cercavi, naturalmente, si trova a Taio.
  • Se la segnatura del libro è “x-B Lapl 36”, sullo scaffale ci saranno tutti i libri dall’1 al 35 e dal 37 al 50.
  • Se una bibliotechina sbatte la testa contro la tastiera più di tre volte di fila, sta sicuramente facendo una ricerca bibliografica.
  • Se un titolo risulta in prestito fino al prossimo Natale, l’avrà preso in prestito il tuo vicino di scrivania. E lo rinnoverà.
  • Se dalle recensioni risulta che un libro è meraviglioso, non riuscirete mai a trovarlo perché nel titolo sono presenti caratteri di un alfabeto esotico che non siete in grado di riprodurre sulla tastiera.
  • Conseguenza di quest’ultimo postulato: se riuscite a trovare il libro, sarà, naturalmente, in lingua originale. Ovvero in russo.
  • Se come risultato di una ricerca vi compaiono 187 titoli, nemmeno uno di essi sarà quello che state cercando.
  • Se cerchi un libro e...

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